È arrivato il freddo: evitiamo “seccature” associate anche all’utilizzo dei presidi anti-Covid

È arrivato il freddo: evitiamo “seccature” associate anche all’utilizzo dei presidi anti-Covid

È arrivato il freddo: evitiamo “seccature” associate anche all’utilizzo dei presidi anti-Covid

Acne, rosacea, pelle reattiva: sono termini purtroppo conosciuti da molti di noi! Si tratta infatti di problematiche che affliggono davvero tantissime persone e, spesso, possono far sorgere dubbi sull’uso della mascherina in presenza di queste patologie. Non temete in Farmacia troverete tutti i consigli e le rassicurazioni di cui potreste aver bisogno.

In questi mesi ci siamo abituati ad utilizzare la mascherina per proteggere noi e chi ci sta intorno. Ma ci siamo anche accorti di cosa significhi indossarla tante ore. La mascherina protettiva, infatti, porta alla formazione di un microambiente diverso rispetto a quello cui siamo abituati a cute libera. Questo, però, non significa che chi soffre di acne, rossori, rosacea o altre malattie della pelle non debba indossarla, anzi può metterla con tranquillità, basta seguire alcune accortezze per minimizzarne gli effetti fastidiosi! In generale si tratta per lo più di prestare attenzione all’igiene e usare i giusti prodotti.

Ecco alcuni semplici consigli: abituatevi a rinfrescare la pelle del viso con detergenti non aggressivi, e se necessario applicate un dermocosmetico funzionale che possa spegnere le infiammazioni. Soprattutto massaggiate bene le creme per farle assorbire prima di indossare la mascherina. Prestare maggior cura nello spalmare i prodotti utilizzati facendoli ben assorbire evita di creare una doppia copertura: quella della crema e quella della mascherina, che produrranno inevitabilmente sofferenza alla cute. Fatta questa operazione possiamo indossare la mascherina e stare tranquilli.

Le mascherine non danno disturbi alle persone con una pelle sana che le portano comunque per tempi spesso ridotti. Diverso, naturalmente, è il caso di medici, infermieri e del personale che lavora nei reparti Covid: tutti abbiamo visto i segni sul viso causati dall’indossarle per ore e ore. Per tutti gli altri non ci sono controindicazioni né possibili sensibilizzazioni. Anzi paradossalmente la mascherina tende ad idratare la pelle in quanto con il proprio respiro si crea un microambiente caldo umido. Ad oggi quindi c’è solo un rischio: non metterla!

Una corretta idratazione va riservata anche alle nostre mani, in questo momento particolarmente esposte all’azione dei detergenti antimicrobici che portano a una forte disidratazione della cute. Infatti ormai siamo ben consci che una delle armi più efficaci per contrastare il Sars CoV 2 sia proprio detergere le mani con attenzione. 

Le unghie e la pelle delle mani in questo periodo sono un focus importante della prevenzione, e se prima una persona adulta lavava le mani dalle 6 alle 10 volte in una giornata normale, oggi questo numero è raddoppiato. Quando entriamo nei negozi o nelle farmacie usiamo sostanze chimiche, gel detergenti e antimicrobici, lo facciamo prima di toccare oggetti di uso comune e ripetiamo il gesto al termine di così tante operazioni che prima ci sembravano banali, da arrivare a sanificarci circa 30 volte al giorno. Chi lavora negli ospedali o negli ambulatori ancora di più. La conseguenza è una forte disidratazione della cute. Il primo consiglio è privilegiare l’acqua e il sapone rispetto al gel sanificante. Ma poiché entrambi disidratano la pelle e indeboliscono le unghie, l’incidenza di dermatite irritativa può aumentare. Con l’inverno e l’arrivo del freddo peggiorano secchezza, screpolature ed irritazioni. Per cui il nostro consiglio è quello di lavarsi sempre le mani con attenzione, ma avendo cura di usare sempre una crema idratante dopo la detersione.

Per questo in Farmacia abbiamo preparato diversi prodotti che possono rispondere a tutte le vostre nuove esigenze. Chiedeteci un consiglio!