Il microbiota:un giardino invisibile con un’ampia specie da salvaguardare

Molte volte sentiamo parlare del nostro intestino come di un secondo cervello. Si intende forse che la nostra pancia “pensa”? Forse no, ma è assai più coinvolta nella nostra vita di quanto potremmo immaginare! Per questo si merita una certa attenzione… e qualche cura in più. Innanzitutto: quanto è importante la salute del nostro intestino? Tante fake news circolano in rete, ma vediamo di fare chiarezza su questo argomento così interessante.
Cominciamo con una domanda: cos’è il microbiota? Può sembrare un termine astruso ma indica, semplicemente, l’insieme dei differenti batteri che abitano in alcune parti del corpo umano, tra cui il nostro intestino, con un rapporto di reciproco scambio: noi forniamo il “terreno”, loro forniscono nutrienti ed energia all’ospite fermentando le fibre non digeribili. Il microbiota ci aiuta produrre vitamine, a regolare la risposta immunitaria e ci protegge dai patogeni.
Insomma, è vero e proprio guardiano della nostra salute!
Sapete come si chiamano i microrganismi non patogeni del microbiota? Sono i famosi “probiotici”, molti di noi li conoscono in quanto particolarmente utili per curare determinate patologie e ripopolare la flora intestinale in seguito all’utilizzo degli antibiotici.
Ebbene sì, l’utilizzo di antibiotici, per quanto indispensabile in alcune situazioni, può portare alla morte dei nostri probiotici intestinali. Attenzione in particolare a penicilline, fluorochinolonici e glicopeptidi, sono gli antibiotici più potenti, e anche i più utilizzati, ma tendono a provocare diarrea, proprio perché alterano il microbiota intestinale.
E facciamo un’ulteriore precisazione: non bisogna mai abusare di antibiotici! L’eccessivo utilizzo (ben oltre le attività mediche) favorisce lo sviluppo di batteri altamente resistenti: specie molto pericolose, insensibili ai comuni antibiotici, che provocano gravi patologie in soggetti defedati. Un esempio ne è il pericoloso Clostridium difficile, responsabile di diarrea e infiammazione dell’intestino dopo l’utilizzo di antibiotico.
Ma chi sono i soggetti più a rischio? Come spesso accade si tratta di anziani e bambini: per evitare che accada è molto importante iniziare la somministrazione dei probiotici durante la terapia antibiotica, mantenendo differita di 2-4 ore la somministrazione del probiotico dal farmaco.
Inoltre, devono essere somministrati in quantità dell’ordine di almeno dieci miliardi al giorno, proseguendo per minimo 5 giorni dopo l’interruzione della terapia antibiotica.
Ma sapevate che i probiotici non sono tutti uguali? Questi minuscoli alleati del nostro organismo hanno una propria identità genetica specifica, che permette loro di resistere agli acidi dello stomaco, aderire alle cellule intestinali e/o al muco e ridurre l’adesione dei patogeni.
Le attività probiotiche sono quindi specie-specifiche, addirittura malattie-specifiche, e se utilizzate in sinergia funzionano ancora meglio!
Quanto sono importanti dunque questi batteri? Per rispondere alla domanda basta pensare che il microbiota pesi ben 2 kg: i batteri presenti sono in proporzione 1 a 3 con le cellule dell’organismo. Se mettessimo tutti i batteri dell’organismo in fila, faremmo 2,5 volte il giro del mondo… quindi sì, possiamo bene dire che sono essenziali per il nostro organismo!
E, proprio come un piccolo giardino deve avere un bellissimo prato curato, così anche il microbiota ha bisogno di attenzioni per mantenere il suo stato di benessere.
Avete bisogno di un consiglio per curare al meglio il vostro microbiota? Per togliervi qualsiasi dubbio o perplessità, noi di Farmacia Manerbio siamo qui, per voi!