I solari: pelle e protezione

L’abbronzatura porta con sé il concetto di salute perché una abbronzatura estrema senza protezione provoca dei danni alla pelle.
L’abbronzatura ci fa sentire più belli, ma troppo è “fuorimoda” e si sa che accelera l’invecchiamento.
Ma come fare luce sugli aspetti più importanti della fotoprotezione?
Ecco un piccolo vademecum per far chiarezza!
I cheratinociti e i melanociti lavorano insieme per sintetizzare la melanina, responsabile della colorazione della pelle e dell’abbronzatura.
In base al colore e al tipo di reazione della pelle sono stati identificati sei fototipi che rappresentano un semplice indicatore della sensibilità della pelle ai raggi UV. In generale più è basso il fototipo, più è alto il rischio.
I fototipi consentono ai medici di valutare il rischio di una persona di sviluppare scottature solari e la necessità di una protezione solare.
La radiazione solare è composta da UV, IR e luce visibile che agiscono sulla pelle in maniera differente.
Una parte delle radiazioni del sole è assorbita dallo strato di ozono o riflessa nello spazio. Alcune radiazioni tuttavia giungono alla superficie terrestre e colpiscono la nostra pelle.
- UVA: penetrano più in profondità (derma, ipoderma). Sono responsabili dell’aging (invecchiamento) e delle allergie (sensibilizzazione). Sono presenti dall’alba fino al tramonto. Gli UVA seguono le variazioni della luce visibile e sono presenti tutto l’anno anche in inverno.
- UVB: raggiungono l’epidermide, lo strato più esterno della cute.
Provocano bruciatura e scottatura. Hanno maggiore intensità tra le 13 e le 16 e in estate.
UVA e UVB possono danneggiare il DNA e a lungo termine dare delle neoplasie cutanee.
I più pericolosi sono gli UVA perché non si sentono sulla pelle, non sono filtrati dalle nuvole né dai vetri.
La luce solare porta con sé fattori positivi ma se l’esposizione fatta senza protezione dà fattori negativi.
Perché?
UVA costituisce il 95% delle radiazioni UV.
Sono responsabili del fotoaging, immunosoppressione e tumori cutanei.
UVB costituisce il 5% delle radiazioni UV. L’intensità cambia in base alla stagione, ora, latitudine. Sono responsabili delle scottature, eritemi e tumori cutanei.
Il fotoinvecchiamento è un invecchiamento prematuro provocato dall’esposizione alla luce che conduce alla produzione dei radicali liberi. I radicali liberi sono molecole instabili che causano la degenerazione del tessuto con comparsa di rughe fini e profonde, iperpigmentazione e perdita di tono.
Il cronoinvecchiamento e fotoinvecchiamento sono due tipi di invecchiamento che risultano da processi biologici diversi che però si sommano sulle zone sovraesposte. Il fotoinvecchiamento è quello più marcato e prematuro.
E come possiamo proteggersi dall’incedere del tempo e dai danni del sole?
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