Le allergie

ALLERGIE, MA COSA SONO?
Esistono diversi tipi di allergie: le allergie respiratorie e le allergie cutanee ognuna con le proprie cause (la reazione agli ‘allergeni’, gli elementi scatenanti) e i propri sintomi.
Si stima che in Europa soffrano di allergie ben 70 milioni di persone e in Italia una persona su tre. A predominare nel nostro Paese sono le forme asmatiche e le riniti associate all’esposizione al polline, agli acari o ai peli degli animali; eczemi e orticaria riguardano invece un più limitato 1% della popolazione, e le allergie alimentari sono più frequenti nella fascia d’età al di sotto dei 18 anni. La probabilità di sviluppare un’allergia quando nessuno dei genitori è allergico è pari al 15%. La percentuale sale al 50% se uno dei genitori è allergico ed arriva all’80% se entrambi lo sono.
La predisposizione genetica però non è sufficiente per scatenare un fenomeno allergico. Perché si sviluppi un’allergia, oltre alla predisposizione genetica, è necessario che il soggetto entri in contatto con determinate sostanze che vengono definite allergeni.
QUALI SONO I SINTOMI DELL’ALLERGIA?
I sintomi di una reazione allergica possono variare notevolmente in termini di intensità e durata e sono diversi a seconda del fattore scatenante, vale a dire dell’allergene con cui si entra in contatto.
I sintomi allergici più comuni sono:
• naso chiuso, naso che cola, starnuti
• prurito a naso, occhi, labbra, bocca, palato, gola
• arrossamento degli occhi con palpebre gonfie e lacrimazione
• eruzioni cutanee, arrossamenti, prurito
• diarrea associata a dolore di stomaco, nausea e vomito, spasmi intestinali
• tosse, mancanza di fiato, respiro sibilante e asma.
GLI ALLERGENI PIÙ COMUNI
Cani, gatti, acari, alimenti… la lista degli allergeni che possono dare luogo a reazioni allergiche respiratorie è davvero ben nutrita. Dai citati pollini agli acari che vivono in ambienti polverosi e umidi (soprattutto materassi di lana, tappeti e moquette), fino ad arrivare agli animali domestici: in questo caso il pelo non è l’unico responsabile perché anche siero, forfora, pelle e saliva contengono sostanze che possono scatenare reazioni allergiche. Infine, un altro grande gruppo di sostanze che possono dare luogo ad allergie respiratorie è dato dagli alimenti: i cibi che più facilmente rientrano in questa categoria sono frutta secca (es. arachidi), crostacei, latte e uova.
Se si nota un sintomo anomalo dopo aver mangiato un certo alimento (che magari in passato non ha creato nessun tipo di problema) o dopo una particolare situazione, è bene recarsi dal medico curante o dall’allergologo per effettuare gli opportuni teste scoprire eventuali allergie. Prima lo si fa, prima si potrà impostare la strategia terapeutica più opportuna e soggettivamente valida.
COME CURARE LE ALLERGIE?
In questi ultimi anni la Medicina ha fatto passi da gigante nella terapia delle allergie. Oggi disponiamo di eccellenti strumenti terapeutici da cui, soprattutto nelle forme acute, non si può prescindere: pensiamo, in particolare, agli antistaminici ed ai cortisonici. Se si sospetta di essere un soggetto allergico è importante rivolgersi ad un medico allergologo per una valutazione approfondita che comprenderà anche dei test ed eventualmente l’impostazione di una strategia terapeutica appropriata per affrontare al meglio i sintomi e riprendere al più presto una buona qualità della vita. Anche l’Omeopatia può fare tantissimo.
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