Intolleranza al latte e allergie. I miti da sfatare

Il 75% della popolazione dichiara di non bere il latte in quanto non digerisce bene il lattosio.
L’intolleranza al lattosio e l’allergia al latte sono due cose molto diverse.
L’allergia al latte:
- comune nell’infanzia come per l’uovo, si manifesta nel 2-3% dei bambini e diminuisce con l’età
- innescata dalla caseina oppure dall’albumina (le proteine del latte).
- Reazione nei confronti anche dei latti di altre specie: cross-reattività
IgE mediata nel 50-65 % dei casi:
- Allergie IgE mediate coinvolgono il sistema immunitario fino allo shock anafilattico (raro)
- Allergie non IgE mediate causano disturbi gastrointestinali difficili da interpretare.
Intolleranza al lattosio:
Causata dalla assenza o diminuzione dell’enzima beta-galattosidasi o lattasi, enzima che idrolizza il lattosio in galattosio e glucosio, due zuccheri semplici, facili da assorbire.
- La lattasi è presente fino a due anni e permette al lattante di assorbire energia con l’allattamento, diminuisce anno con anno.
- La carenza di lattasi colpisce il 70% degli adulti e può essere primaria (genetica) o secondaria a patologie infiammatorie intestinali come Crohn, infezioni eccetera.
- Compare in età adulta e adolescenza diminuisce la digestione del lattosio per assenza o carenza della lattasi.
- È frequente in Africa Sudamerica, Asia.
- In nord Europa e nord Asia è meno frequente in virtù dell’utilizzo dei prodotti fermentati del latte.
- Diagnosi: breathtest misura l’idrogeno espirato a seguito dell’ingestione di 50-60 grammi di lattosio.
Nell’intolleranza al lattosio, lo zucchero permane nell’intestino e trattiene acqua provocando diarrea e dolori intestinali che dipendono dalla quantità introdotta, ma anche dalla sensibilità personale.
La lattasi è un enzima inducile per cui tende ad aumentare se una persona consuma cibi contenenti lattosio.
L’allergia alle proteine del latte provoca invece una reazione immunitaria che può dare una tipica reazione allergica ma anche i segni di una infiammazione da cibo come gonfiore, emicrania, artrite, reflusso gastroesofageo, diarrea, dermatite e molti altri. L’elemento scatenante in queste reazioni può anche essere una piccola quantità di alimento, sufficiente per determinare la comparsa dei sintomi.
La persona intollerante al lattosio dovrà controllare la quantità di lattosio ingerito, usare per esempio il latte senza lattosio oppure i latticini senza lattosio o ancora utilizzare gli enzimi digestivi prima dei pasti (in farmacia abbiamo diverse referenze) che consentiranno di digerire adeguatamente. I formaggi stagionati hanno un ridotto contenuto di lattosio, nello yogurt è contenuta una lattasi prodotta dai lattobacilli per cui possono essere usati certi alimenti per l’effetto post-biotico (favoriscono la digestione di altri cibi).
Nel caso di una infiammazione da cibo provocata dalle proteine del latte vaccino bisognerà condurre una dieta adeguata e nel caso di allergia vera e propria il latte deve essere bandito dalla propria dieta.