COVID-19, la malattia da nuovo coronavirus

Domande generiche sui coronavirus
Che cosa sono i coronavirus? I coronavirus sono una grande famiglia di virus e possono causare diverse infezioni, dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Quali sono i sintomi dell’infezione da coronavirus nell’uomo? I sintomi dipendono dal virus, ma i più comuni includono problemi respiratori, febbre. Nei casi più gravi, l’infezione può portare a polmonite, sindrome respiratoria acuta grave (SARS), insufficienza renale e persino morte.
I coronavirus possono trasmettersi da una persona all’altra? Sì, alcuni coronavirus possono trasmettersi da persona a persona, di solito a seguito di uno stretto contatto con un paziente infetto, per esempio in una casa, sul posto di lavoro o in una struttura sanitaria.
Domande specifiche sul nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)
Informazioni generali
Che cos’è un nuovo coronavirus e che cos’è il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)? Per nuovo coronavirus si intende un nuovo ceppo di coronavirus che non è mai stato identificato prima nell’uomo. Il nuovo coronavirus (il cui nome scientifico è SARS-CoV-2), è un virus a RNA rivestito da un capside e da un peri-capside attraversato da strutture glicoproteiche che gli conferiscono il tipico aspetto ‘a corona’. Fa parte della grande famiglia dei coronavirus ed è geneticamente collocato all’interno del genus Betacoronavirus, con un clade distinto nel lineage B del sub-genus Sarbecovirus così come due ceppi Sars-like non umani (pipistrelli).
Perché è comparso il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)? La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione.
Quali sono le condizioni di rischio di sviluppare la malattia COVID-19? Oggi sono considerate persone a rischio di sviluppare la malattia COVID-19 quelle che, negli ultimi quattordici giorni, si sono recate in zone in cui questa infezione si sta trasmettendo da persona a persona o che siano state a contatto con persone con infezione probabile o confermata in laboratorio da nuovo coronavirus SARS-CoV-2, o infine abbiano frequentato o lavorato in una struttura sanitaria dove siano ricoverati pazienti con infezione da SARS-CoV-2.
dano che sarà difficile che questo possa essere disponibile e distribuibile su larga scala prima dei prossimi 2 anni.
Categorie a rischio
Il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) colpisce solo le persone anziane o anche i più giovani sono sensibili? Le persone anziane e quelle con condizioni mediche preesistenti sembrano essere soggette
a manifestazioni cliniche più gravi a seguito di infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Tuttavia, possono essere infettate dal virus persone di tutte le età.
Diagnosi
Sottoporsi privatamente ad analisi del sangue, o di altri campioni biologici, permette di sapere se si è contratto il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)? No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). La diagnosi deve essere eseguita nei Laboratori di riferimento Regionale, in caso di positività al nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità. Qualora si sia stati esposti a fattori di rischio è possibile contattare il numero verde 1500, messo a disposizione dal Ministero della Salute, per avere risposte da medici specificamente preparati e ricevere indicazioni su come comportarsi.
Prevenzione
Esiste un vaccino contro il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)? Al momento non è disponibile un vaccino contro il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Quando si sviluppa una nuova malattia, un vaccino diventa disponibile solo dopo un processo di sviluppo che può richiedere diversi anni.
Quanto tempo ci vorrà per avere un vaccino in grado di contrastare il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)? Il meccanismo per la produzione del vaccino è stato attivato con alta priorità, tuttavia gli esperti concordano che sarà difficile che questo possa essere disponibile e distribuibile su larga scala prima dei prossimi 2 anni.
Il risciacquo regolare del naso con una soluzione salina può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)? No, non ci sono prove che il risciacquo regolare del naso con soluzione salina protegga le persone da infezioni con il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).
Mangiare aglio può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)? L’aglio è un alimento sano che può avere alcune proprietà antimicrobiche. Tuttavia, non abbiamo evidenze scientifiche che il consumo di aglio protegga dalle infezioni con il nuovo coronavirus (SARSCoV-2).
Informazioni per gravidanza, parto e allattamento
COVID-19 e rischio per le donne in gravidanza
Le donne in gravidanza sono considerate una popolazione a rischio per le infezioni respiratorie virali, come le infezioni da COVID-19 o l’influenza stagionale, per le possibili conseguenze sulla madre e sul feto. Per quest’ultima è raccomandato il vaccino in gravidanza all’inizio della stagione influenzale. In assenza di un vaccino contro il SARS-CoV-2 alle donne in gravidanza e ai loro contatti sono raccomandate le comuni azioni di prevenzione primaria che prevedono l’igiene frequente e accurata delle mani e l’attenzione a evitare il contatto con soggetti malati o sospetti, secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute e delle istituzioni internazionali. Al momento non si hanno informazioni circa la suscettibilità delle donne in gravidanza alla patologia da SARS-CoV-2. Trasmissione verticale madre-feto Non è noto se avvenga la trasmissione verticale, cioè dalla madre al feto, del SARS-CoV-2. Dai primi 19 casi di donne in gravidanza e neonati nati da madri con sintomatologia clinica da COVID-19 descritti in letteratura il virus non è stato rilevato nel liquido amniotico o nel sangue neonatale prelevato da cordone ombelicale. Attualmente non esistono pertanto evidenze a supporto di una trasmissione verticale di SARS-COV-2. Allo stato attuale delle conoscenze e qualora non sussistano specifiche indicazioni cliniche materne o fetali, per le donne
con sospetta infezione da SARS-CoV-2 o affette da COVID-19 non sembra opportuno ricorrere elettivamente al taglio cesareo, rimanendo valide le indicazioni correnti all’espletamento del parto per via vaginale o chirurgica. Caso sospetto e gravidanza Per quanto riguarda la gestione ospedaliera dei casi sospetti o certi si rimanda a quanto raccomandato per la gestione delle condizioni infettive incluso, qualora necessario, l’isolamento di madre e/o neonato. L’eventuale separazione temporanea del neonato dalla madre durante il ricovero dev’essere attentamente ponderata dal team ospedaliero insieme alla madre, valutando i rischi e i benefici di questa scelta, incluso il potenziale protettivo del colostro, del latte materno e dell’allattamento.
Infezione e allattamento
Il virus responsabile della COVID-19 non è stato rilevato nel latte materno raccolto dopo la prima poppata (colostro) delle donne affette; in almeno un caso sono stati invece rilevati anticorpi anti SARS-CoV2. Date le informazioni scientifiche attualmente disponibili e il potenziale protettivo del latte materno, si ritiene che, nel caso di donna con sospetta infezione da SARS-CoV-2 o affetta da COVID-19, in condizioni cliniche che lo consentano e nel rispetto del suo desiderio, l’allattamento debba essere avviato e/o mantenuto direttamente al seno o con latte materno spremuto. Per ridurre il rischio di trasmissione al bambino, si raccomanda l’adozione delle procedure preventive come l’igiene delle mani e l’uso della mascherina durante la poppata, secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute. Nel caso in cui madre e bambino debbano essere temporaneamente separati, si raccomanda di aiutare la madre a mantenere la produzione di latte attraverso la spremitura manuale o meccanica che dovrà essere effettuata seguendo le stesse indicazioni igieniche.
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/gravidanza-parto-allattamento
I messaggi chiave
Si riportano di seguito le raccomandazioni per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 sintetizzate dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità in 10 comportamenti e riportati anche nei materiali del Ministero della Salute “Raccomandazioni per la prevenzione”:
-Lavati spesso le mani
– Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
– Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
– Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
– Non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico
-Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
– Usa la mascherina soprattuto se sospetti di essere malato o assisti persone malate
– I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
-Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus
– In caso di dubbi non recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base ,il tuo pediatra o la guardia medica e se pensi di essere stato contagiato chiama il 1500 o 112 (solo se strettamente necessario). Sono stati istituiti numeri regionali per le richieste di informazione, la gestione del contenimento e del contagio da coronavirus.
Per la Lombardia :
800894545
A seguito della diffusione dell’epidemia da SARS-CoV-2 in Italia, l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute e lo European Centre for Disease Control (ECDC) hanno pubblicato un vademecum su come comportarsi in casi si dubiti di avere contratto l’infezione da SARS-CoV-2.7a. Sempre l’Istituto Superiore di Sanità ha messo a punto alcune istruzioni per la popolazione generale sulla gestione del soggetto in quarantena o del paziente con forma lieve a domicilio.
Raccomandazioni per sottogruppi di pazienti a rischio
Per cercare di contenere il maggiore rischio e la comprensibile ansia dei pazienti con comorbilità, alcune società scientifiche e associazioni di pazienti hanno iniziato a fornire suggerimenti mirati per la specifica patologia. A titolo di esempio l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e la Società Italiana di Diabetologia (SID)1 hanno condiviso le informazioni della International Diabetes Federation. I rischi sono maggiori in chi, oltre al diabete (specie se di lunga durata e in scarso controllo), ha contemporaneamente altre patologie come ipertensione, malattie cardiache, malattie renali o respiratorie.
Per i pazienti diabetici valgono le norme igieniche e di distanziamento sociale raccomandate per la popolazione generale, con poche regole fondamentali, utili peraltro anche nella stagione influenzale, o quando si debba affrontare qualsiasi altra patologia in aggiunta al diabete. Tali semplici raccomandazioni, da seguire senza eccessiva ansia, sono:
– mantenersi idratati;
– monitorare scrupolosamente la glicemia;
– misurare regolarmente la febbre;
– tenere sotto controllo anche i chetoni in caso di terapia a base di insulina;
– seguire in modo puntuale le indicazioni che si ricevono dai curanti.
Servizio di consegna farmaci
A decorrere dal 12 Marzo 2020, l’Amministrazione Comunale di Manerbio, in collaborazione con le Associazioni di Volontariato, ha organizzato un servizio di consegna a domicilio di farmaci.
Il servizio è gratuito per gli utenti privi di una rete familiare che li assista, residenti o domiciliati a Manerbio, impossibilitati a recarsi personalmente in farmacia per le limitazioni dovute all’emergenza coronavirus.
L’iniziativa è rivolta agli over 65 o comunque ai cittadini in condizioni di effettiva difficoltà derivante da particolari situazioni quali ad esempio pregressi problemi di salute e/o in regime di quarantena.
Per tali richieste è possibile contattare il seguente numero di telefono: 030 9387276 – dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00
Il paziente puo’ contattare anche direttamente la nostra farmacia che organizzerà, per mezzo del volontario, la consegna dei farmaci urgenti.
Il nostro numero è:
0309380501
Siamo aperti dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19,15.
Sono attivi anche i numeri verdi, nel periodo emergenziale, per la consegna gratuita a domicilio dei farmaci:
800065510 sempre attivo in collaborazione con la Croce Rossa.
Il numero unico nazionale di Federfarma 800189521
a disposizione di tutti i cittadini, per richiedere la consegna gratuita dei farmaci a domicilio tramite la farmacia competente per il territorio.